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L'Ordine Psicologi Fvg lancia l'allarme: accanto ai pazienti servono seri e preparati professionisti psicologi e non solo psicofarmaci.
Maternità, necessario un supporto di qualità.
Aiutare le mamme ad affrontare la stagione più straordinaria e ardua della vita

 

L’arrivo dei figli, seppur tanto atteso, porta alla ridefinizione dei ruoli di coloro che da coppia diventano anche genitori: ciò comporta, spesso, il dover affrontare emozioni contrastanti, inaspettate, ma del tutto legittime, che difficilmente si riescono a condividere con chi ci sta vicino.
I neonati richiedono un grado straordinario di cure e le mamme sono le dirette interessate a questo accudimento. Nel caso in cui manchi il sostegno e gli investimenti da parte della famiglia siano marginali, ciò può aumentare i costi in termini di dispendio psico-fisico sostenuti dalle madri.


Numerosi studi sostengono la correlazione tra depressione post-partum e la mancanza di supporto sociale. Le madri con depressione post-partum possono inconsciamente mostrare meno emozioni positive e più emozioni negative verso i loro figli, sono meno sensibili ai segnali infantili, meno emotivamente disponibili, hanno un minor successo nel ruolo materno, e hanno bambini che sono meno saldamente attaccati, e nei casi più estremi, alcune donne possono avere pensieri di far male i loro figli. In altre parole, la maggior parte delle madri con PPD sono meno materne.
“Laddove la rete sociale e familiare fallisce nel supporto delle neomamme- spiega Roberto Calvani, presidente dell'Ordine Psicologi FVG - lo psicologo è fondamentale per accompagnare le neomamme nel percorso di ridefinizione di questo nuovo ruolo. La neomamma ha bisogno di non sentirsi sola, ha bisogno di sapere che imparerà a riconoscere il pianto del suo bambino - continua Calvani - ha bisogno di sentirsi capita ed ascoltata, ha bisogno di sentirsi riconosciuta nelle sue difficoltà, senza alcuno che le minimizzi”.
La tragedie di cui le cronache delle ultime settimane riportano gli echi, sono storie di persone travagliate, completamente avvolte nel dolore.
“Nessun riferimento ai casi specifici – ha concluso Calvani -, ma serve che in futuro non siano gli psicofarmaci a governare certe situazioni critiche. La risposta deve passare attraverso un sostegno costante e accurato, umano e professionale, di qualità, capace di affrontare quel complesso cambiamento della vita che è la maternità, la stagione più straordinaria e ardua per una donna”.
Sulle Luci ed ombre della maternità ci sarà un convegno, proprio martedì prossimo 17 maggio a Trieste, con ospite Massimo Recalcati, organizzato dall'Ordine degli Psicologi FVG, dove verranno affrontate anche queste delicate tematiche.