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Quello dell'autismo è un mondo unico che in questo particolare momento storico sta vivendo un estremo disagio sul fronte psicologico, proprio per le caratteristiche intrinseche del disturbo.

Per delineare un contributo che tenga conto degli elementi che caratterizzano questa realtà così sfaccettata e alla luce del recente rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità, è stato elaborato all’interno della comunità degli Psicologi un vademecum di riflessioni e buone pratiche utili a chi vive da vicino il mondo dell'autismo.

 

Cari colleghi e colleghe,

molti di voi ci hanno chiesto quali sono e saranno le misure di prevenzione da usare negli studi professionali per lavorare in sicurezza durante l'epidemia Covid-19.

La nostra professione, in quanto sanitaria, non ha mai subito una chiusura, ma è stato comunque necessario adattarsi a nuove esigenze. Rispetto a questo, abbiamo parlato molto del lavoro on line e la maggior parte di noi ha sicuramente fatto esperienza e tesoro di questa nuova modalità, che ha molti limiti rispetto alle nostre abitudini, ma offre anche nuove opportunità.

In queste settimane stiamo passando da una fase di emergenza a una fase di convivenza con il Covid-19 e il desiderio di "ripartire" è anche degli studi professionali, che devono però fare i conti con le nuove misure di sicurezza da adottare.

Non è facile, per noi che abbiamo fatto della relazione umana un mestiere, mettere in discussione i presupposti sui quali essa si basa: la vicinanza, il contatto, l'attenzione al linguaggio non verbale e molto altro. Eppure, se siamo stati in grado di lavorare dietro lo schermo di un pc, saremo sicuramente in grado di lavorare anche dietro una mascherina e alla giusta distanza, garantendo a noi e ai nostri pazienti la sicurezza necessaria.

Vi presentiamo questa scheda tecnica di semplice lettura, che potete scaricare anche dal sito dell'Ordine, e che rappresenta una sorta di baseline rispetto ai provvedimenti da adottare.

E' possibile che queste misure subiscano variazioni nel tempo. Sarà nostra cura tenervi informati.

Un cordiale saluto,

Roberto Calvani, Giandomenico Bagatin, Debora Furlan, Ivan Iacob

Molti colleghi si stanno interrogando su quali sono e saranno le misure di prevenzione da usare negli studi professionali per lavorare in sicurezza durante l'epidemia Covid-19.

La nostra professione, in quanto sanitaria, non ha mai subito una chiusura, ma è stato comunque necessario adattarsi a nuove esigenze. Rispetto a questo, abbiamo parlato molto del lavoro on line e la maggior parte di noi ha sicuramente fatto esperienza e tesoro di questa nuova modalità, che ha molti limiti rispetto alle nostre abitudini, ma offre anche nuove opportunità.

Con la pubblicazione sul sito dell’INAIL delle indicazioni procedurali e degli strumenti utili per realizzare interventi individuali sul territorio, ha preso il via l’iniziativa promossa dall’Istituto, in collaborazione con il CNOP, con l’obiettivo di contribuire alla gestione dello stress e alla prevenzione del burnout di tutti gli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Coronavirus.

Car* Collega,

l’intervento psicologico online è una pratica divenuta via via sempre più utliizzata in particolare in questo periodo di emergenza. Riteniamo quindi sia importante la divulgazione del documento elaborato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) contenente le "Indicazioni per i servizi assistenziali di telemedicina durante l'emergenza COVID-19" che abbiamo pubblicato sul sito dell'Ordine.

Nel documento sono indicate, tra le altre, le caratteristiche tecniche e le indicazioni procedurali per l'erogazione delle prestazioni da remoto. A pagina 23 è pubblicato un paragrafo specifico per le prestazioni psicologiche erogate da remoto.

Trattandosi di indicazioni dell'ISS devono essere considerate della massima importanza anche nell'ottica di garantire ciascun psicologo rispetto a responsabilità civili e penali derivanti dall'esercizio della sua professione. Queste indicazioni vanno ad integrare il Codice Deontologico e tutte le altre indicazioni previste dal CNOP. Sono quindi da considerarsi integrative, aggiuntive e comunque da tenere assolutamente presente nella pratica professionale. Valgono per tutti gli psicologi operino essi come dipendenti oppure come liberi professionisti.

Sempre in tema di attività professionale a distanza il CNOP assieme all’EFPA (European Federation of Psychologists’ Associations) e all’AIP (Associazione Italiana di Psicologia) ha avviato un’indagine sulle prestazioni psicologiche online ai tempi della pandemia ma non solo.

Questa indagine è molto importante in quanto aiuterà a conoscere un fenomeno in rapida espansione, ad informare la pratica attuale e futura, e ad affrontare e risolvere le esigenze relative alla consultazione online.

Ti invitiamo pertanto a partecipare allo studio rispondendo a questo questionario anonimo che richiede pochi minuti per essere completato.

Ricordandoti che l'Ordine rimane sempre a tua disposizione, tramite i canali online, telefonici e social, ti mandiamo i nostri più cordiali saluti

Roberto Calvani, Giandomenico Bagatin, Debora Furlan, Ivan Iacob

Pubblichiamo di seguito il documento elaborato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) con le "Indicazioni per i servizi assistenziali di telemedicina durante l'emergenza COVID-19".

Nel documento sono indicate, tra le altre, le caratteristiche tecniche e le indicazioni procedurali per l'erogazione delle prestazioni da remoto. A pagina 23 è pubblicato un paragrafo specifico per le prestazioni psicologiche erogate da remoto.

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