Contenuto principale

Messaggio di avviso

Questo sito utilizza cookies propri per migliorare la tua esperienza di navigazione.
Per maggiori informazioni visualizza le condizioni di utilizzo dei cookies.
Cliccando su OK, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookies.

Domani, 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione del fenomeno

In Fvg una giovane su dieci subisce violenza dal partner

Gli Psicologi in prima linea con azioni concrete e supporto alle vittime

Ricorre domani, mercoledì 25 novembre, la "Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne". Tra le varie forme, quella da partner o domestica è la più frequente e colpisce, nel mondo, circa una donna su tre.

Nel nostro Paese si commette un femminicidio ogni 3 giorni. Dati raccolti in Friuli Venezia Giulia affermano che, in almeno una coppia su dieci, le ragazze subiscono già violenza fisica, sessuale o psicologica dai loro fidanzati.

IL PRESIDENTE. "E' fondamentale condannare ogni forma di violenza contro le donne e tutti i pregiudizi e gli stereotipi che ancora si annidano attorno al tema - fa sapere Roberto Calvani, presidente regionale dell'Ordine Psicologi FVG, nonché segretario nazionale della categoria -, come il poter pensare che se una donna non riesce a lasciare un partner violento sia in qualche modo responsabile di quanto le sta accadendo, o che lo sia una ragazza che è uscita con il partner che le piaceva e poi ha subito una violenza sessuale. La responsabilità è sempre di chi commette l’agito violento".

IL RUOLO DELLO PSICOLOGO. Il ruolo di psicologi/ghe nei casi di violenza è quello di supportare le donne nel loro percorso di uscita dalla violenza, stando loro accanto ma senza sostituirsi, rispettando l’autonomia delle donne e cercando di rispondere correttamente ai loro bisogni. E' decisivo che gli psicologi stringano una sinergia sempre più piena con le altre figure professionali e gli altri enti della rete anti-violenza, come i centri antiviolenza, i servizi sanitari, i servizi sociali, le forze dell’ordine, tribunali e avvocati/e.

Tra le priorità c'è quella di prestare attenzione ai minori figli e figlie delle donne vittime di violenza, poiché esposti alla violenza cui hanno assistito e talvolta essi stessi sono vittime di violenza diretta (dal 40 al 70% degli uomini violenti con le partner lo sono anche nei confronti dei figli/e). Secondo la Convenzione di Istanbul i figli e le figlie delle donne vittime di violenza, sono anch’essi «vittime di violenza domestica anche in quanto testimoni di violenze all’interno della famiglia».

COMITATO PARI OPPORTUNITA' Come Ordine Psicologi FVG negli ultimi anni sono sempre stati organizzati convegni sulla violenza contro le donne e i minori. Da quest’anno all’interno dell'Ordine regionale si è costituito il Comitato Pari Opportunità (coordinatrice la consigliera Lucia Beltramini) che come prima iniziativa ha proposto agli iscritti/e, proprio in occasione della Giornata internazionale, un webinar che intende analizzare le possibili strategie di prevenzione della violenza contro le donne e le ragazze a scuola e nei contesti educativi, con adolescenti e insegnanti.

WEBINAR. Il webinar si terrà venerdì 27, dalle 18 alle 19.30, con il titolo: “Prevenire la violenza di genere a scuola: l’intervento con ragazze/i e insegnanti”. Relatrice proprio la dott.ssa Lucia Beltramini, psicologa, psicoterapeuta, dottore di ricerca e docente a contratto dell’Università degli Studi di Trieste con un insegnamento in violenza alle donne e ai minori. Autrice del libro “La violenza di genere in adolescenza. Una guida per la prevenzione a scuola”. Carocci, 2020)

La prevenzione resta infatti lo strumento più potente per cercare di produrre il cambiamento culturale necessario per contrastare la violenza. Perché la violenza contro le donne e le ragazze pur essendo un grave problema, secondo l’ottica di salute pubblica, può essere prevenuta.

IL CASO DI TRIESTE. “È partita il 30 ottobre la “Campagna dinamica sugli stereotipi di genere 2020” realizzata dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste in vista del 25 novembre, “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. Come negli anni scorsi, la Cpo si è avvalsa della collaborazione dell’Ordine regionale degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia che ha contribuito in modo scientifico all’iniziativa. I messaggi della campagna, intitolata “Io sono mia”, sono frasi semplici affiancate da un’immagine che ne esalta il significato. Saranno esposti per tutto il mese di novembre su 12 autobus di linea della Trieste Trasporti con le seguenti frasi: l’indipendenza economica è la tua libertà. Chi la inibisce non ti ama.Il controllo economico è una forma di violenza; se controlla i tuoi movimenti e le tue attività ti sta isolando, non ti ama. I comportamenti controllanti sono una forma di violenza; se ti umilia, ti svaluta, vuole farti sentire debole. Non ti ama. L’umiliazione è una forma di violenza.

Pensiamo siano frasi su cui riflettere e per le quali non serve alcun ulteriore commento.