Proposta Ordine Fvg dopo approvazione nuova legge
Biotestamento, gli Psicologi vengano
affiancati alle categorie protette
Fondamentale applicare il Decreto Lorenzin
Da ieri il biotestamento è legge dello Stato italiano. Ogni cittadino avrà facoltà di scegliere alcuni aspetti del proprio fine vita, tra cui l’essere informato circa le cure che si prevedono per lui.
In un recente articolo a firma di Francesca Ingravallo, la pianificazione anticipata delle cure (https://www.cambridge.org/core/journals/international-psychogeriatrics/article/discussing-advance-care-planning-insights-from-older-people-living-in-nursing-homes-and-from-family-members/E32F32387173F58BC2C74A8701B21E8D ), una delle azioni di cui si compone la legge, si è rivelata essere un argomento di cui molte persone affette da patologie croniche invalidanti vorrebbe parlare con tatto.
Nello specifico, gli autori hanno intervistato un ampio gruppo di anziani fragili ospiti di case residenza.
Tra gli intervistati vi erano alcune persone che presentavano i primi segni di demenza, lo stato patologico e invalidante che attualmente sta affliggendo un alto numero di anziani, ed un numero crescente di giovani (esordio < 50 anni).
Questi ospiti hanno raccontato come fosse per loro necessario affrontare l'argomento, ma nel rispetto del giusto momento per discuterlo, dei valori personali di ognuno e della propria spiritualità.
"Il nodo da sciogliere sembra rimanere attorno alla figura professionale con cui parlarne - afferma il presidente dell’Ordine degli Psicologi Fvg Roberto Calvani -. L'indagine rivela che le persone sono disposte a discuterne con chiunque sia in grado di ottenere la loro fiducia”.
“Chi meglio di professionisti psicologi può adempiere a questo compito? - si domanda Calvani -. La nostra presenza nelle istituzioni di cura è ancora troppo stringata, ma tutti si augurano che, con l’applicazione del decreto Lorenzin, la situazione possa cambiare. Siamo fiduciosi”.