Sabato convegno a Udine degli Psicologi Fvg
Salute mentale:
la cura del trauma diventa centrale
Calvani: “Adeguare organico a nuova legge”
L'Organizzazione mondiale della Sanità definisce la salute mentale non solo come semplice assenza di malattia ma come "uno stato di benessere in cui una persona può realizzarsi a partire dalla proprie capacità, affrontare lo stress della vita di ogni giorno, lavorare in maniera produttiva e contribuire alla vita della sua comunità (WHO, Mental Health Action Plan 2013-2020).
La salute cosi intesa può essere minacciata da esperienze traumatiche o altamente stressanti che hanno il potere di compromettere, in modo improvviso o prolungato nel tempo, tutto il il tessuto affettivo, relazionale e sociale di una persona.
Ci sono traumi eclatanti che spesso conquistano le prime pagine dei giornali come incidenti automobilistici, catastrofi naturali, atti di terrorismo, omicidi e femminicidi, incidenti sul lavoro.
Ci sono poi eventi più silenziosi, vissuti nell'intimità della propria quotidianità, come affrontare la separazione col proprio coniuge, intraprendere le cure per una malattia cronica e invalidante, assistere in casa un genitore anziano, sopportare atti di bullismo a scuola o situazioni di mobbing sul lavoro.
Le esperienze traumatiche non risolte e non elaborate rischiano di diventare un importante fattore di vulnerabilità per la salute di un individuo, favorendo l'insorgenza o l'aggravarsi di quell'ampia percentuale di disturbi mentali comuni (come ansia e depressione) che sempre di più caratterizzano il vivere contemporaneo.
Di questo importante tema si parlerà sabato 19 maggio a Udine, nella sala Paolino d’Aquileia, in un convegno dal titolo:
"Psicotraumatologia nell'ottica della complessità"
organizzato dall'Ordine Regionale degli Psicologi Fvg in collaborazione con NAVEN (Istituto di formazione in Psicoterapia Sistemica Familiare e Relazionale)
"Allo stato attuale sappiamo che i trattamenti psicologici sono efficaci e vantaggiosi per affrontare diverse forme di sofferenza mentale - spiega il presidente del Consiglio Regionale dell'Ordine degli Psicologi, Roberto Calvani - al punto tale che il supporto psicologico e la psicoterapia sono stati inclusi nei LEA (Livelli essenziali di assistenza) tra le prestazioni che il Sistema sanitario nazionale dovrebbe essere in grado di assicurare ai propri cittadini”.
"Nonostante questo riconoscimento normativo su scala nazionale - continua Calvani - chi vive le realtà del trauma, sia come vittima sia come operatore, sa che l'accesso a queste forme di supporto nella nostra regione non ha ancora quelle caratteristiche di accessibilità e uniformità previste dalla legge data la carenza, se non addirittura la totale assenza, della figura dello psicologo in diversi contesti di cura. Ci auguriamo pertanto, anche con l'insediamento della nuova giunta regionale, di poter riprendere come Ordine il dialogo con le istituzioni e continuare a collaborare per garantire una sanità sempre più attenta ai bisogni di salute dei cittadini”.