Contenuto principale

Messaggio di avviso

Questo sito utilizza cookies propri per migliorare la tua esperienza di navigazione.
Per maggiori informazioni visualizza le condizioni di utilizzo dei cookies.
Cliccando su OK, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookies.

Appuntamento domani martedì 24 in Sala Ajace a Udine

Diritti dell’infanzia,
gli Psicologi in prima fila

Un convegno organizzato dall’Ordine con la partecipazione della Regione e del Garante Fvg

Lavorare per la tutela e la promozione dei diritti dei minori significa pensare ai bambini e agli adolescenti come soggetti attivi, portatori di diritti specifici, non solo come a persone "incomplete", cariche di molti bisogni e alcuni desideri. Si tratta di una prospettiva originale e potenzialmente rivoluzionaria, che è contenuta in uno dei documenti che maggiormente hanno riscosso il consenso internazionale: la Convenzione per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

Anche in Italia questa prospettiva è stata scelta come prioritaria a partire dagli anni '90 e molte azioni sono state sviluppate per la sua implementazione. Un forte contributo hanno dato, nella costruzione di quest'opera, anche i professionisti e i ricercatori di area psicologica. Mancavano, tuttavia, ancora alcuni passi importanti che ora si stanno compiendo.

Se ne discuterà martedì 24 settembre, dalle 15, in Sala Ajace, a Udine, nel corso del convegno “Il contributo della Psicologia nella difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.

Un evento cui parteciperanno alcuni dei principali esperti nazionali del settore, assieme al Garante regionale per i diritti dell’infanzia, al vice presidente della giunta Fvg e assessore alla Salute e Politiche Sociali Riccardo Riccardi e all’assessore regionale all’Istruzione e Famiglia Alessia Rosolen.

"La discussione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è una delle tematiche più attuali del panorama mediatico, politico e sociale, con particolare attenzione a ciò che concerne i diritti dei più piccoli nelle condizioni di emergenza e di fragilità sociale - ricorda il presidente dell’Ordine regionale degli Psicologi, Roberto Calvani, che ha fortemente voluto questo tipo di approfondimento/aggiornamento per la categoria -. A partire dalle grandi tragedie umanitarie delle guerre, sino alla realtà italiana, è noto ciò che può accadere alle vite dei bambini, ad esempio, nel dramma della tratta e traffico di esseri umani, nell’accoglienza/gestione/integrazione dei migranti, dentro le tragedie dei terremoti o dentro le storie di vita quotidiana nelle periferie “difficili” delle città".

Calvani ha anche sottolineato il ruolo strategico della professione di psicologo nell’accompagnamento della crescita e nella garanzia del benessere delle nuove generazioni.

L’intervento con i minori pone allo psicologo molti interrogativi di carattere operativo e deontologico, oltre a richiedere un costante aggiornamento normativo. Lavorare con i minori presuppone la conoscenza del quadro internazionale che regola i diritti dei giovani soggetti e in particolare la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo (CRC) e di come questa possa trasformarsi in un potente strumento operativo.

Il convegno ha come obiettivo la presentazione e comprensione di come le conoscenze psicologiche possano contribuire alla realizzazione di azioni efficaci per la tutela dei diritti di ogni bambino, bambina e adolescente.