Gentile Collega,
se segui le nostre pagine Social, avrai notato che nei giorni scorsi abbiamo aderito e pubblicato alcune iniziative su quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza.
Proprio per la rilevanza e la delicatezza del tema, abbiamo aderito e pubblicato solo iniziative condivise con il nostro Ordine Nazionale. Iniziative, ci teniamo a dirlo, che sono state promosse all'unanimità tra tutti gli Ordini territoriali d'Italia.
Questo movimento ha un significato grande per la nostra professione. Significa che, di fronte ad alcuni temi, il pensiero è unico, condiviso, trasversale e universale. Significa che, pur focalizzandoci su quanto accade nel qui e ora, è necessario pensare a ciò che accade in tanti, troppi angoli della terra. Da tanto, troppo tempo.
Come professione sanitaria abbiamo ritenuto corretto far sentire anche la nostra voce.
Sabato 24 maggio abbiamo condiviso insieme al Consiglio Nazionale un Comunicato Stampa, che aveva come titolo "Gli psicologi dicono basta alla morte che vive a Gaza".
Sabato 30 maggio abbiamo aderito alla Lettera agli Ordini sanitari per Gaza.
Il documento invita colleghe e colleghi a unirsi per chiedere provvedimenti immediati verso la Pace. Puoi leggere la lettera e aderire.
La nostra professione si fonda sul rispetto della dignità umana, sulla promozione del benessere psicologico e sulla tutela dei diritti fondamentali. Sosteniamo ogni iniziativa volta a garantire assistenza psicologica alle vittime e a promuovere la pace attraverso il dialogo e la solidarietà.
Speriamo vivamente che questa nostra posizione come Comunità Professionale possa servire da stimolo per una posizione pubblica condivisa.
Un caro saluto,
Eva Pascoli, insieme alle Consigliere e ai Consiglieri dell'Ordine
